LE PORTE DI MILANO: PORTA VENEZIA

Porta Venezia è una delle storiche porte principali di Milano che si aprivano nei bastioni spagnoli, ridefinite poi in epoca neoclassica secondo due nuove funzioni: come barriere daziarie e come ingressi trionfali alla città. In origine il suo nome era Porta Orientale.

Nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, Renzo Tramaglino fece il suo ingresso proprio da questa Porta per cercare Lucia Mondella.

Nel 1782 venne completamente ricostruita dall’architetto Giuseppe Piermarini, senza l’architettura di una vera e propria porta, ma con due architetture monumentali.

Gli attuali caselli che possiamo ammirare oggi tra corso Buenos Aires e Corso Venezia vennero costruiti nel 1827 dall’architetto Rodolfo Vantini, e andarono a sostituire i caselli del Piermarini, rimasti incompiuti. Sui caselli possiamo notare delle nicchie con statue in marmo di Carrara, mentre su tutte le facciate possiamo ammirare i bassorilievi che rappresentano delle scene della storia milanese.

Attualmente i due caselli daziari ospitano la storia del pane, grazie all’Associazione Panificatori Pasticceri ed Affini di Milano Monza Brianza e Province, che li hanno restaurati come luogo della “cultura del pane”. Infatti, il casello ovest (conosciuto come “casa del pane”) ospita una sezione della Biblioteca Sormani dedicata alle tematiche agroalimentari. Qui troviamo anche il Piccolo Museo del Pane, che espone 5 antichi macchinari per fare il pane, e un percorso creato dell’Accademia della Crusca, con schede che raccontano la storia del pane.

Foto di Palickap su Wiki Commons

Fonti: https://manoxmano.it/milano/portfolio/caselli-daziari-di-porta-venezia/

Foto di Palickap su Wiki Commons, disponibile al link: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Milano,_Porta_Venezia_06.JPG